Tra le numerose malattie che il nostro amico a 4 zampe può prendere, ci sono la filaria e la rabbia. Si tratta di due malattie che, per alcuni versi, sono difficili da diagnosticare. Vediamo, allora, di analizzarle insieme, e di scoprire come sconfiggerle per tempo.
Iniziamo con la filaria: questo tipo di malattia viene trasmessa ai cani dalle zanzare. Secondo gli ultimi studi, poi, è in realtà la zanzara tigre la principale colpevole della sua diffusione. La filariosi si può manifestare in due forme differenti: il nostro cane può contrarre il tipo cardiopolmonare (che viene causato dalla cosiddetta Dorfilaria immitis), oppure il tipo cutaneo causato dal Dirofilaria repens.
Sicuramente, la forma più grave è quella cardiopolmonare. In questo caso, è stato studiato che la filaria è un tipo di malattia diffusa soprattutto al Nord e attorno al Po, anche se vi sono stati parecchi casi anche in Toscana, Sardegna, Sicilia e Campania.
La filaria, in sostanza, rappresenta la larva di un parassita, e viene trasmessa attraverso la puntura della zanzara. Le larve del parassita vengono chiamate Dirofiliaria immitis, ed entrano nel sistema circolatorio. Quando poi crescono, e diventano vermi adulti (raggiungendo anche i 15 cm di lunghezza), possono insediarsi vicino al cuore e ai polmoni, provocando quindi disturbi cardiaci e respiratori.
La loro crescita è massiccia, e purtroppo questo tipo di filaria può diventare letale per il cane. E’ anche difficile riuscire a diagnosticarla in tempo: proprio per questo motivo è consigliabile effettuare periodicamnete dei cicli preventivi seguendo i consigli del vostro veterinario.
Un secono tipo di filaria, quella cutanea, trasmette delle larve chiamate Dirofilaria repens: le larve diventano vermi adulti, ma si localizzano sottocute. Di conseguenza, possono provocare danni minori rispetto al primo tipo.
Abbiamo, poi, parlato della rabbia. Questo tipo di malattia si è rapidamente diffuso anche in Italia, nonostante venisse inizialmente considerato come un disturbo tipicamente sudamericano. A differenza della filariosi, però, possiamo riconoscere per tempo la sua comparsa.