La vaccinazione del proprio cane è un passo importante per una famiglia che decide di accogliere un animale, ma che richiede anche particolari accortezze. Già, perchè prima di sottoporre il nostro amico a 4 zampe ad un’iniezione è importante valutare le sue condizioni fisiche, e soprattutto l’eta del cucciolo. Ecco cosa dobbiamo sapere.
Ricordiamoci che la prevenzione è importante, quando si parla di animali. Nonostante i vaccini non siano obbligatori, se teniamo al nostro amico Fido, e lo vogliamo vedere sempre in salute, dobbiamo pensare di fare questa scelta. Molte malattie, infatti, sono contagiose, e possono essere letali per l’animale. Ma pericolose anche per te stesso.
Prima di tutto, quando acquistiamo un cane (o qualsiasi altro animale) dobbiamo richiedere il suo libretto sanitario: al suo interno sono presenti le vaccinazioni fatte, e il timbro e la firma di chi le ha effettuate. Se, però, non è stata fatta nessuna vaccinazione, e il nostro nuovo amico è un cucciolo, allora possiamo pensare di somministrargli l’iniezione tra la quinta e l’ottava settimana.
Ricordiamoci che ogni cucciolo dovrà fare almeno 2 o 3 vaccini ad intervalli regolari di circa 3 o 4 settimane. I richiami, invece, solitamente sono annuali.
Nel caso in cui Fido sia già un adulto, allora la situazione va affrontata in modo diverso: il nostro cane sarà sottoposto a due vaccinazioni a distanza di circa 2-3 settimane. Infine, se il cane è un randagio trovato per strada, allora la situazione si complica ulteriormente.
Non sapendo se l’animale sia già stato sottoposto, o meno, a qualche vaccinazione, queste vanno tutte rifatte. Tuttavia (e questa è la nota dolente!) dovrà aspettare almeno 3 sett9mane prima di fare il suo ingresso ufficiale in famiglia. Infine, ricordati un dettaglio importante: prima di ogni vaccinazione, il cane deve essere in perfetta salute.
Solitamente, le tariffe delle vaccinazioni variano da regione a regione, ma in genere si aggira intorno ai 40-50 euro. Prevenire le malattie è molto importante non solo per i cani, ma anche per i padroni stessi. Molto spesso, infatti, ci si ammala inconsapevolmente proprio perchè non è stato fatto questo passaggio: vaccinare il proprio cane.
La patologie contro cui, solitamente, agiscono i vaccini sono 5: prima di tutto il cimurro (detta anche malattia di Carrè), a seguire la gastroenterite virale (o parvovirosi canina), la leptospirosi (che può colpire anche l’uomo), l’epatite virale canina, e la laringotracheite infettiva.
Infine, un ultimo accorgimento deve essere fatto se si decide di andare all’estero. In questo caso, per legge, l’animale (cane o gatto) deve essere vaccinato per la rabbia. E’ importante, a questo proposito, che venga effettuato nelle tempistiche corrette, vale a dire che la vaccinazione venga iniettata un mese prima della partenza, e dopo i 3 mesi di vita del cane. Il richiamo è di tipo annuale, e la tariffa in questo caso oscilla tra i 30 e i 50 euro.
Insomma, la prevenzione è una parte fondamentale della convivenza con un animale. Poco importa che si tratti di un cane o di un gatto: l’animale in questione dovrebbe essere vaccinato, al fine di evitare malattie nocive per l’animale stesso, e anche per il suo padrone.