Come insegnare al cane a ricordare il suo nome

di | 23 Luglio 2025

Hai scelto un nome bellissimo per il tuo cane, magari ci hai pensato per giorni, cercando qualcosa che lo rappresentasse davvero. Ma adesso che lo chiami, lui… niente. Ti guarda e poi si distrae, oppure continua a fare altro, come se non ti sentisse. Succede più spesso di quanto pensi, e no, non significa che non ti voglia bene o che sia “testardo”, ma soltanto che non ha ancora capito che quel nome, quella parola che per te è così importante, riguarda lui.

insegnare al cane a ricordare il proprio nome

Insegnare a un cane a riconoscere e rispondere al proprio nome è il primo vero passo per costruire una relazione solida, ed è da lì che parte tutto: il richiamo, i comandi, la complicità. Ma non si tratta solo di ripetere quel nome cento volte al giorno, serve attenzione, costanza e un pizzico di strategia e, soprattutto, bisogna farlo nel modo giusto. Con calma, con il gioco, con premi e con quel tono di voce che gli fa capire che è una cosa bella, non un rimprovero. Vediamo come fare.

Quando dici il suo nome, cosa succede?

Quando pronunci il suo nome, il tuo cane si gira verso di te con attenzione? Oppure lo ignora? Se reagisce solo quando ha fame, o quando senti il rumore del guinzaglio, allora è probabile che non abbia ancora associato il suono del suo nome a qualcosa di specifico. Magari lo sente ogni giorno, ma non lo collega a un’azione, oppure, peggio ancora, lo ha associato a un tono negativo, come quando lo sgridi.

Il nome, per il cane, dovrebbe essere un invito, un segnale che dice “Ehi, ci sei? Parlo con te!”. Non è un comando, ma una chiamata all’attenzione e per ottenere questo effetto, bisogna lavorarci con un po’ di metodo.

Come insegnare al cane il proprio nome

Il modo più semplice per insegnare a un cane il suo nome è partire da situazioni quotidiane, non serve per forza una sala da addestramento, ma basta un angolo tranquillo di casa, qualche bocconcino o un gioco che gli piace, e un po’ di pazienza.

Io ho iniziato con il mio cane mentre stava facendo tutt’altro: annusava il tappeto, guardava fuori dalla finestra, era distratto. L’ho chiamato una volta sola, con voce morbida: “Rex?”. Si è girato e in quel momento gli ho dato un premio. Niente di eclatante, solo un pezzettino di wurstel e un “Bravo!” con il sorriso e lì ha capito che succedeva qualcosa di bello quando sentiva quel nome.

Ho ripetuto questo esercizio per qualche giorno, senza esagerare, cinque minuti alla volta, magari mentre preparavo la cena o quando tornavamo dalla passeggiata. Ogni volta che rispondeva al nome, lo premiavo. Se non mi ascoltava? Nessun rimprovero, nessuna insistenza, cambiavo tono o aspettavo un momento migliore.

I segnali che stai facendo bene

Dopo una settimana, ho notato che iniziava a voltarsi non appena sentiva il suo nome, anche se non avevo in mano nessun premio. Era curioso, stava capendo che quella parola, Rex, aveva un significato, e piano piano, quel nome è diventato anche un modo per tranquillizzarlo. Quando aveva paura, lo dicevo dolcemente, e lui mi cercava. Quando giocavamo, lo inserivo nel gioco. “Rex, prendi!”, “Bravo Rex!”. Il nome era dappertutto, e sempre associato a momenti positivi.

Di cosa hai bisogno?

  • Un nome semplice, con suono chiaro (meglio se termina con vocale).
  • Un tono coerente: sempre lo stesso, mai urlato.
  • Qualche bocconcino o gioco.
  • Due o tre mini sessioni al giorno da 3-5 minuti.
  • Un pizzico di entusiasmo, che al cane non sfugge mai.

Attenzione a non fare questi errori

Evita di usare il suo nome quando sei arrabbiato, se dici “Rex NO!” ogni volta che rompe qualcosa, lui inizierà a evitare il tuo richiamo. In quel caso assocerà il nome a qualcosa di spiacevole, usa invece il nome per richiamare la sua attenzione, e poi dai il comando, se serve. E ricordati che ogni cane ha i suoi tempi, alcuni lo imparano in due giorni, altri ci mettono due settimane. Non è una gara.

E se è un cane adulto? O se ha cambiato nome?

Si può fare ugualmente e il processo è identico, basta un po’ di tempo in più. Se il cane ha un nome nuovo, come nel caso di adozione, puoi iniziare usando il vecchio nome e aggiungendo il nuovo: “Rex, ora ti chiami Otto!” e iniziare a premiarlo ogni volta che reagisce alla nuova parola. Pian piano, il vecchio nome sparisce, e rimane quello nuovo, associato a cose belle.

Quando capisci che ha imparato?

C’è un momento in cui ti rendi conto che, anche in mezzo a un prato o con altri cani intorno, il tuo cane si gira appena sente il suo nome. A volte non arriva subito, magari ti guarda e aspetta, ma ti ascolta e questo è il segno che tra voi due c’è un filo diretto partito da quella semplice parola, ovvero, il suo nome.

Faq – Domande frequenti

Quanto ci vuole per imparare il nome?
Spesso bastano pochi giorni di sessioni brevi e costanti, massimo due settimane.

E se ignora il nome?
Evita toni negativi. Torna in un ambiente più tranquillo e riprova con piccoli bocconcini.

Vale anche per cani adulti?
Certamente! Il metodo funziona a tutte le età, basta pazienza e coerenza.

Si può cambiare nome dopo?
Sì, con le stesse tecniche: richiede qualche settimana, ma funziona.

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