Chi sceglie un cane da ferma sa di trovarsi davanti a una delle razze più intelligenti del mondo venatorio. Non è solo un compagno di caccia, ma un animale con un istinto naturale fortissimo e un modo tutto suo di comunicare con l’uomo. Ma quell’istinto, per diventare collaborazione, ha bisogno di essere guidato.
L’addestramento di un cane da ferma è un dialogo che nasce con il tempo, fatto di fiducia, ascolto reciproco e rispetto.
Addestrare non significa “correggere” un cane, ma imparare a capirlo. Significa entrare nel suo mondo, leggere i suoi gesti, e insegnargli a fidarsi, fino a creare un linguaggio comune dove l’istinto si trasforma in collaborazione.
Molti pensano che bastino due o tre lezioni per ottenere risultati, ma la verità è che ogni cane ha il suo ritmo. Ad esempio, il Pointer, istintivo e impaziente, scalpita appena sente un odore, e il Setter Inglese, più riflessivo, che osserva e ragiona prima di muoversi.
Ci sono poi cani che imparano in fretta e altri che hanno bisogno di piccoli passi, di incoraggiamento costante e di un tono calmo per dare il meglio.
L’aspetto più importante è capire che l’addestramento comincia dal primo giorno in cui mette le zampe in casa tua. Ogni gesto, ogni interazione, ogni passeggiata è già una lezione.
Se cresce in un ambiente sereno, con regole chiare e una presenza costante, sarà molto più semplice aiutarlo a esprimere il suo istinto in modo equilibrato.
Quando iniziare l’addestramento di un cane da ferma
L’età giusta per cominciare un percorso strutturato è tra i sei e gli otto mesi, ma il vero lavoro inizia molto prima.
Fin da cucciolo, il cane da ferma ha bisogno di vivere esperienze, sentire odori, incontrare persone e animali diversi. Tutto ciò che vive nei primi mesi lo aiuta a diventare più sicuro e curioso.
La socializzazione, infatti, è la base di ogni addestramento: un cane che cresce in un contesto tranquillo, che impara a gestire la curiosità e a fidarsi di te, sarà poi pronto ad affrontare qualsiasi sfida sul campo.
La socializzazione è una forma di addestramento, un cane che ha conosciuto rumori, odori e situazioni diverse sarà più pronto ad affrontare il campo.
Nei primi mesi, non serve concentrarsi su esercizi specifici, basta giocare con equilibrio, insegnargli a richiamarsi, premiarlo quando risponde e lasciargli spazio per scoprire. L’errore più comune è bruciare le tappe. Molti cacciatori o appassionati portano i cuccioli sul campo troppo presto, pensando che l’istinto basti. In realtà, se il cane si spaventa per uno sparo o non capisce cosa deve fare, il rischio è di bloccare la sua crescita.
Le fasi dell’addestramento del cane da ferma
Le fasi principali per addestrare un cane da ferma sono tre: la socializzazione, l’apprendimento dei comandi base e la fase di specializzazione sul terreno di caccia.
- Socializzazione e obbedienza
Nei primi mesi, concentrati su pochi comandi fondamentali: “vieni”, “resta”, “terra”, “fermo”.
Il cane deve capire che ogni tuo gesto o voce ha un significato preciso. Evita punizioni o urla: il cane da ferma è sensibile e reagisce meglio alla calma e alla coerenza.
- Addestramento sul campo
Una volta appresi i comandi base, inizia il lavoro sul terreno. Portalo in zone con vegetazione leggera, dove può esercitare il fiuto e provare la ferma su piccola selvaggina o quaglie addestrate.
È qui che impara a leggere l’aria, a fermarsi nel momento giusto e a non avanzare finché non riceve il comando.
- Consolidamento e riporto
Infine, il cane deve imparare a riportare la preda e a non abbandonarla. È una fase delicata, che va costruita con esercizi graduali, usando prima oggetti, poi selvaggina vera.
Come addestrare un cucciolo di cane da ferma
La prima regola è la calma. Il cane da ferma giovane ha bisogno di capire cosa ci si aspetta da lui e come comunicare con te.
Nei primi mesi, abituati a portarlo spesso all’aperto, a contatto con odori e rumori diversi. Ogni esperienza diventa una lezione. Puoi iniziare con piccole simulazioni: nascondi un oggetto profumato e lascia che lo cerchi; quando lo trova, premialo con una carezza o un bocconcino. Piano piano, il cane collegherà la tua voce e i tuoi gesti al comportamento corretto.
Un buon esercizio per iniziare la “ferma” è farlo lavorare controvento: lascia che segua l’odore e, quando noti la tensione del corpo, fermati anche tu, senza parlare. Con il tempo capirà che quel momento di immobilità è il cuore del suo lavoro.
Addestramento cane da ferma: comandi e tecniche di base
L’addestramento del cane da ferma ruota intorno a pochi comandi essenziali, che servono a creare intesa e controllo sul campo.
Tra i più importanti: “fermo”, “avanti”, “terra” e “riporta”.
Ogni comando va insegnato con gradualità, collegandolo a un gesto o a un segnale sonoro sempre uguale.
Evita di confondere il cane cambiando tono o parola. La coerenza lo aiuta a imparare leggendo il tuo linguaggio corporeo prima ancora delle parole.
Gli strumenti utili sono: un fischietto da addestramento, una longhina da campo (una corda lunga per guidarlo nelle prime uscite) e tanta pazienza.
Ricorda che non tutti i cani reagiscono allo stesso modo. Un setter potrebbe essere più istintivo, un bracco italiano più riflessivo. Segui il suo carattere e non cercare di imporre schemi fissi.
Come e dove fare addestramento per la ferma e il riporto
Per ottenere una ferma stabile, serve costanza, brevi sessioni, pochi minuti per volta, sempre in condizioni favorevoli.
Evita terreni troppo difficili o giornate calde, la stanchezza può confondere il cane. Lavora invece in orari freschi, alternando esercizi di ferma con esercizi di riporto.
L’obiettivo è che il cane impari a mantenere la calma finché non riceve il tuo segnale. Il riporto, invece, va insegnato come un gioco, mai come un obbligo. Inizia con piccoli oggetti morbidi, poi passa a quaglie o fagiani, ma sempre in modo progressivo.
Un buon consiglio: chiudi sempre ogni sessione di addestramento con un gesto positivo. Una carezza, un “bravo”, un piccolo premio, il cane deve associare il lavoro con te a qualcosa di piacevole.